
Giger e un pasto per lo psichiatra
Per Giger l’inchiostro ha rappresentato non solo un momento di raccoglimento e di elaborazione del proprio processo artistico, ma uno dei punti di forza nell’affermarsi come artista.
Molte delle sue creature nascono come disegni su carta da lucido, ma il ciclo intitolato “Un pasto per lo psichiatra” ci sembra perfetto per parlare dell’intimità della progettazione.
Infatti in questo ciclo di disegni datati 1966 Giger volontariamente mette su carta i propri sogni, avvalendosi delle conoscenze che aveva acquisito con lo studio dell’interpretazione dei sogni secondo Freud.
I disegni vengono realizzati sulla base degli appunti che Giger stesso scriveva nel suo diario notturno.
Dai disegni a china su carta da lucido nascono serigrafie e stampe in piano e questa sarà una tipologia di tecnica che gli resterà sempre cara.


