Il Demeter – Un albo dedicato al Brigantino che trasportò Dracula
Dato l’articolo precedente dedicato al romanzo e al film e visti che Dracula è anche il protagonista dei primi due episodi del podcast ho deciso di parlarvi del Demeter, di Di Ana Juan ed edito da Logos, per creare una sorta di filo conduttore tra le varie Lune di questo spazio virtuale.
Creato per gli amatori del Dracula di Stoker Demeter è caratterizzato da una copertina rigida rossa e da tavole ricche di ogni sfumatura di nero. Ad accogliere e a salutare il lettore che ne sfoglia le pagine, ci sono illustrazioni che si sovrappongono e sottraggono le une alle altre perché stampate su carta da lucido.
Perfettamente allineato al romanzo ne ribadisce le scelte di legittimazione fatte da Stoker riportando alcuni trafiletti dei quotidiani presenti in Dracula.
Così proprio una pagina prima di salire a bordo del Demeter leggiamo:
«All’alba di ieri, in seguito a una delle più impetuose burrasche di cui si abbia memoria, sull’arenile di Whitby si è incagliato un brigantino di nome Demeter. La polizia portuale, dopo aver proceduto alla perquisizione della nave, ha rinvenuto solo alcune casse piene di terra.»
Mi rendo conto che, vista la copertina ed entrando nel contenuto dell’albo, ci si stia chiedendo a chi potrebbe essere rivolto questo volume.
Nonostante Il Demeter sia un albo adatto e ideato per un pubblico più maturo di quello che la parola albo è solito richiamare alla mente, sono proprio le sue ambientazioni gotiche e i disegni fumosi ad attrarre i bambini che gli si avvicinano con timore ma che, una volta aperto il libro, se non scappano all’istante rimangono incantati dall’effimera consistenza dei carboncini che svaniscono nel contrasto con le chine.
Mentre i bambini non possono trovare riferimenti artistici poiché non sempre hanno già il bagaglio culturale necessario, per gli adulti, in alcune tavole, l’associazione con Francisco Goya è quasi immediata. Tale accostamento inconscio permette a chi fruisce dell’albo di caricare di angoscia e violenza quelle stesse tavole che affascinano i piccoli. In pratica dove i piccoli vedono un marinaio spaventato, gli adulti percepiscono la morte violenta che lo aspetta.
Due chiavi di lettura entrambe affascinanti e che ribadiscono la poliedricità di un testo quando viene accompagnato dalle giuste immagini e che rende il Demeter un volume da poter aprire in diverse fasi d’età. Come faccio ad affermare tutto questo? Perché se voglio essere sincera fino in fondo quando acquistai questo albo non fui io a vederlo per prima ma le mie gemelline. Stavano su queste pagine, totalmente affascinate dalla dimensione favolistica, per loro la storia del viaggio di Dracula era diventata di colpo una delle storie dei fratelli Grimm.
Questa magia su carta è stata possibile grazie all’autrice dell’albo Ana Jaun, pittrice e illustratrice spagnola classe 1961 che subito dopo essersi laureata presso il politecnico di Valencia in Belle Arti si trasferisce a Madrid per buttarsi a capofitto nel suo lavoro. Dal cuore nomade Ana in breve tempo si sposta a Parigi, i suoi lavori però sono ancor più girovaghi e raggiungono il Giappone, gli Stati Uniti, Ginevra. Il suo stile la rende unica, riconoscibile e poliedrica; tanto che nel 2017 ottiene dal re dell’incubo Stephen King di illustrare la versione spagnola di The Man in the Black Suit.